Tutti noi conosciamo la parola “Hwarang”, grazie al drama coreano dal titolo omonimo, che vede protagonisti una serie di ragazzi “bellocci”, di alta estrazione sociale, abili nello sport e nelle arti marziali. Ma chi sono esattamente questi cavalieri?
Contesto storico
La forza militare dei Hwarang nasce in un periodo di grandi conflitti all’interno della Corea e, storicamente, questo periodo viene definito “Periodo dei 3 regni” (57 a.C.- 668 d.C.), in riferimento ai tre grandi popoli (Silla, Paekche e Koguryo) in costante guerra tra di loro per il dominio assoluto del Paese.
Intorno ai primi decenni del 500 d.C., dopo anni di lotta estenuante, il re Jinheung di Silla, decide di fondare una classe militare in grado di poter fronteggiare gli attacchi nemici e che potesse garantire la vittoria sul campo: nasce cosi la classe militare dei “giovani in fiore” o Hwarang (화랑 o 花郞, “Hwa” fiore, “Rang” giovane), una classe elitaria, che prevede solo ragazzi giovani, di famiglia nobile e di bell’aspetto, che possano eccellere non solo nelle arti belliche ma anche nella poesia e letteratura.
Tuttavia, va detto anche che qualche storico sostiene che i cavalieri Hwarang altro non erano che un gruppo di giovani perditempo, amanti del vino, delle donne e delle arti marziali, i quali si riunivano periodicamente sulle montagne, per dilettarsi nell’arte del combattimento.
Come funziona l’ordine dei cavalieri Hwarang?
I Hwarang vengono selezionati dalla corte reale, fin da bambini, in base alle loro qualità e talenti naturali come intelligenza, forza, statura, e non meno importante, la bellezza: essi rappresentano la perfezione della nobiltà giovanile, guidati per raggiungere l’apice delle prestazioni umane.
I Hwarang sono fortemente influenzati dal buddismo, infatti il nome stesso “Hwarang” non è casuale ma riflette il simbolismo del credo religioso buddista perché il fiore di loto (Hwa), rappresenta la purezza, la divinità, l’illuminazione: non a caso il corpo militare in questione doveva rappresentare l’ideale buddista del giovane leader carismatico e patriottico, guerriero che cresce e diventa uomo, secondo una via illuminata.
I cavalieri Hwarang e il loro codice etico
I Hwarang, hanno un vero e proprio codice etico da seguire e rispettare, basato su 5 regole, di matrice confuciana e buddista:
Fedeltà al proprio signore;
Pietà filiale verso i genitori, propri e degli altri;
Fiducia e fedeltà tra camerati;
Mai ritirarsi in battaglia;
Non uccidere, se non necessario;
I Hwarang, sviluppano ogni aspetto del loro potenziale, sotto la guida dei migliori maestri, in differenti arte e scienze, ad esempio nei combattimenti, sono allenati in ogni tipo di conflitto, armato, disarmato e di gruppo.
Lo sapevate che si racconta che i Hwarang fossero in grado di lanciare calci ad una velocità tale da sembrare attacchi di spada agli occhi dei nemici?
Com’erano organizzati?
Il corpo dei Hwarang viene indicato con il termine “Hwarangdo”, dove la sillaba “do” sta per “gruppo” e non “via”, come nelle arti marziali, e ha al suo interno delle differenziazioni, infatti troviamo i “Kukson” e “Rangdo”. Chi sono?
I primi, sono i hwarang di livello più alto, infatti il termine Kukson indica “l’immortale della nazione”, ad intendere un leader carismatico, che possiede doti sovrannaturali, mentre i “Rangdo” sono “i discepoli dei giovani Hwarang”, gruppi di giovani di livello più basso, talvolta anche non di origine aristocratica, che vengono affidati ad un Hwarang, per essere istruiti e allenati, affinché diventino anche loro un potenziale utile al Paese.
Kim Yushin: il più grande dei cavalieri Hwarang
Va ricordato, come cavaliere Hwarang più importante nella storia dei Silla, il generale Kim Yushin, nipote del re Jinheung, il quale diventa cavaliere Hwarang a 15 anni e a 18 un formidabile spadaccino e uno dei più grandi generali e leader dell’antica Corea: è uno dei pochi cavalieri ad essere sopravvissuto per più di 60 anni e il suo contributo è stato fondamentale per l’unificazione dei 3 regni sotto il potere dei Silla, non a caso il suo potere militare, politico e la sua saggezza, ne fanno un personaggio mistico per i coreani e la sua tomba infatti, è ancora oggi un monumento molto importante in Corea.
Per concludere, quindi, proprio grazie a questa nuova forza militare dei Hwarang, e anche all’aiuto degli alleati cinesi Tang, il popolo Silla riesce a conquistare tutta la penisola coreana, per la prima volta unita da un’unica popolazione, si parla infatti del regno unito di Silla (o Silla unificato) del 668 d.C.
Se volete saperne di più e scoprire quali legami si intrecciano ancora tra il presente e il passato coreano, abbiamo creato una nuova rubrica dal nome #Hipstory, il cui obiettivo è proprio quello di svelare tutti questi piccoli segreti: passate a dare un’occhiata!
Vi piacciono queste pillole di storia coreana? Fatecelo sapere nei commenti!
Autore: Massimo Gaz
Amante e studioso della cultura orientale, mi sono appassionato alla Corea, in tutte le sue sfaccettature, più di 10 anni fa, laureandomi alla facoltà di lingue orientali di Roma. Oltre alla storia e cultura, amo le arti marziali (taekwondo e hwarangdo) e la musica coreana, soprattutto rock e anche qualcosina di pop. Ho lavorato un anno in Corea e spero di tornarci il prima possibile. 화이팅!
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Dopo essermi laureato alla facoltà di lingue orientali a Roma, studiando la lingua e cultura coreana, sono stato più di un anno in Corea, lavorando come coach di calcio per ragazzi coreani, dai 5 ai 18 anni. A causa del covid, sono dovuto rientrare in Italia, ma la speranza di poter tornare in Corea, è sempre viva!
Nonostante abbia già fatto delle ricerche personali sugli Hwarang, gli articoli dello scrittore riescono sempre ad aggiungere un qualcosa in più delle nozioni puramente storiche. Quindi risulta piacevolissimo leggerli e sempre nuovi. Spero che continui ad informarci sulle pillole di cultura storica Coreana che noi Italiani riusciamo a reperire sempre con molta difficoltà
Nonostante abbia già fatto delle ricerche personali sugli Hwarang, gli articoli dello scrittore riescono sempre ad aggiungere un qualcosa in più delle nozioni puramente storiche. Quindi risulta piacevolissimo leggerli e sempre nuovi. Spero che continui ad informarci sulle pillole di cultura storica Coreana che noi Italiani riusciamo a reperire sempre con molta difficoltà