Sono già un paio di mesi che vediamo ovunque, in giro per il mondo di Internet, notizie sul prossimo concerto dei BTS che si terrà a Busan il 15 ottobre, per ufficializzare e supportare la candidatura della Corea del Sud come prossimo paese ospitante l’EXPO 2030. Ma cos’è l’EXPO? Come funziona e quali risvolti ha per il paese? Com’è strutturato il concerto dei BTS?
Proviamo a capirne di più insieme!
La storia dell’Expo
Innanzitutto, partiamo dalla definizione di EXPO. Cos’è un’esposizione universale, nota anche come EXPO?
Quando parliamo di EXPO ci riferiamo alle grandi esposizioni internazionali tenutesi fin dalla metà del 18° secolo, il cui scopo era quello di mettere in bella mostra i progressi scientifici, artistici e tecnologici dei vari paesi.
Il termine viene coniato nel 1851, in occasione della prima grande Esposizione universale di Londra, e dal 1928 il suo svolgimento è organizzato dal BIE, il Bureau international des Expositions.
La prima esposizione universale si è tenuta a Londra, al Crystal palace in Hyde Park, ed è nata da un’intuizione del Principe Alberto, re consorte della Regina Vittoria, il quale immaginò questa Great Exhibition come una passerella per permettere ai vari paesi partecipanti di mostrare i propri progressi: attirati da questa grande intuizione, e avendo già compreso i grandi benefici derivanti da questo genere di eventi, i francesi si proporranno qualche anno dopo come paese ospitante la seconda Esposizione universale nel 1855.
Da quel momento in poi, si decise di replicare l’evento ogni cinque anni, probabilmente per ridurre le spese dei paesi partecipanti.
Come funzionano queste esposizioni?
Un’esposizione universale, per essere definita tale, deve avere alcune caratteristiche specifiche; in particolare:
- Deve tenersi ogni cinque anni;
- Deve avere una durata massima di sei mesi;
- Deve avere un tema generale;
- Le dimensioni dell’area adibita non devono essere necessariamente definite;
- La costruzione dei padiglioni da parte dei partecipanti;
Se ricordiamo quanto avvenuto durante l’EXPO 2015 tenutosi a Milano, erano presenti sia dei padiglioni centrali, anfiteatri o centri congressi sia padiglioni costruiti ad hoc: forse non lo saprete ma, proprio per ridurre l’impatto ambientale della costruzione, e del successivo smantellamento di queste strutture, le strutture principali devono essere riconvertite. Possiamo fare qualche esempio?
Beh, prima fra tutte la stessa Torre Eiffel! Era nata proprio come simbolo dell’Esposizione di Parigi e, da quel momento in poi, è rimasta un’icona della città francese!
Ma anche l’Atomium di Bruxelles si trova ancora nel luogo originale nel quale venne esposto nel 1958, così come l’Albero della vita e Palazzo Italia, costruiti proprio in occasione dell’EXPO 2015.
I tipi di esposizioni universali
Prima dell’intervento del BIE in merito, si era soliti considerare esposizioni qualsiasi genere di manifestazione che rientrasse negli scopi già citati, tuttavia ad un certo punto sono state prodotte varie regolamentazioni che hanno portato ad una rigida distinzione tra le varie tipologie di eventi. Troviamo:
- Esposizioni di I e II categoria, cioè quelle tenutesi tra il 1931 e il 1980;
- Esposizioni Universali, cioè quelle tenutesi tra il 1980 e il 1996;
- International Registered Exhibitions, cioè quelle tenutesi a partire dal 1980;
Inoltre, si considerano Universali soltanto alcune esposizioni svoltesi prima della creazione del BIE e, per questa ragione, ritenute “storiche“.
EXPO 2030 chiama, Corea del sud risponde
#EXPO2030 dovrebbe essere la prossima edizione dell’EXPO, dopo quella che si terrà nel 2025 a Osaka, Kansai, in Giappone, e come ogni EXPO che si rispetti, sono già arrivate numerose candidature.
Nello specifico, i quattro contendenti questa volta sono:
- Corea del Sud, Busan: “Trasformando il nostro mondo, navigando verso un futuro migliore” (1 maggio 2030 – 31 ottobre 2030)
- Italia, Roma: “Persone e territori” (1 maggio 2030 – 31 ottobre 2030)
- Ucraina, Odessa: “Rinascita, tecnologia e futuro” (26 aprile 2030 – 14 ottobre 2030)
- Arabia Saudita, Riyadh: “L’era del cambiamento” (1 ottobre 2030 – 31 marzo 2031)
Fino a maggio 2022, tra i contendenti figurava anche la Russia ma, a seguito dei terribili eventi che hanno coinvolto e stanno coinvolgendo ancora Russia e Ucraina, la Russia si è ritirata dalla corsa.
Il paese ospitante verrà nominato a seguito della consueta riunione del BIE che avverrà nel 2023: per seguire maggiori aggiornamenti, vi consigliamo di aggiornare il sito ufficiale del BIE.
La nomina di ambasciatori ufficiali per i BTS
Dopo il panico generato dall’annuncio sorpresa dello (non) hiatus dei BTS dalla scena musicale e dopo le numerosissime voci, rivelatesi immediatamente false, circa lo scioglimento del gruppo che la HYBE ha prontamente smentito, il 17 giugno 2022 è arrivata ufficialmente la notizia circa la nomina ad ambasciatori ufficiali dell’EXPO2030.
Voci di corridoio, poi confermate dallo stesso sindaco di Busan, Park Hyung Jun, narrano che l’invito affinché i BTS partecipassero all’Expo come ambasciatori sia provenuto proprio dallo stesso sindaco, il quale ha contattato la HYBE in merito a questa possibilità e, il CEO della HYBE, Park Ji Won (succeduto a Bang Si Hyuk dopo le sue dimissioni avvenute nel 2021) ha confermato che il gruppo ha accettato sin da subito ben volentieri questa richiesta.
Ovviamente, è noto a tutti che un evento del genere porterebbe alla Corea del Sud un enorme ritorno, non solo in termini economici ma anche e soprattutto di fama a livello mondiale, consentendole di inserirsi ufficialmente tra i paesi che “settano” le regole del gioco sul piano globale: è, quindi, chiaro che la scelta dei BTS come ambassador ufficiali non sia stata affatto casuale ma tuttalpiù ben studiata a tavolino e (parere dell’autrice) anche scontata.
Ma cosa vuol dire essere ambassador ufficiali?
In qualità di ambasciatori, i BTS avranno il compito di partecipare a campagne pubblicitarie ed eventi in supporto della candidatura della Corea, anche se non è ancora chiaro quali saranno i termini e i modi di questa collaborazione; inoltre, al loro fianco in vesti di ambassador, troveremo anche l’AI Rozy e l’attore pluripremiato Lee Jung-Jae (che, nel caso non lo sapeste, abbiamo incontrato a marzo di quest’anno durante il FKFF!).
Non sapete chi è Rozy, la più famosa virtual influencer del mondo?
Date un’occhiata a questo articolo qui!
Se siete curiosi di saperne di più, vi consigliamo di seguirla su Instagram, rimarrete sbalorditi (o forse terrificati, chi lo sa)!
Certo è che la fama degli ARMY per il rendere sold-out qualunque genere di prodotto e contenuto viene proposto e promosso dai Tannies gioca sicuramente a favore dell’organizzazione in sé, la quale conta proprio su questo fortissimo legame tra fan e artisti per ottenere maggiore riconoscimento e riuscire effettivamente in quest’impresa.
Va, inoltre, ricordato che Busan non è proprio un luogo a caso per il gruppo: infatti, i membri Jimin e Jungkook sono originari proprio della città di Busan, quindi la loro presenza come ambassador della città e dell’EXPO è ancor più importante e significativa, quasi un ringraziamento per la loro città natale.
Il concerto gratuito a Busan: info base e come funzionerà
Annunciato tramite la piattaforma Weverse, i BTS terranno un concerto completamente gratuito in supporto alla candidatura della Corea del sud il 15 ottobre alle 6 PM KST (11:00 AM CET) dal Busan Asiad Main Stadium: questo avrà una capienza di 100.000 spettatori e pare che i biglietti siano andati sold-out nel giro di un paio di minuti, lasciando più di 400.000 persone in attesa.
Tuttavia, come se questo non fosse abbastanza, oltre al concerto in presenza, il concerto sarà trasmesso in live play nel parcheggio del porto internazionale di Busan.
Rendendosi conto, però, dell’ancora pressante richiesta, la HYBE il 20 settembre ha rilasciato un ulteriore comunicato con la quale ha annunciato la presenza di un ulteriore live play da Haeundae: per questo, però, a differenza degli altri due eventi, non era necessaria la previa prenotazione e sarà disponibile al pubblico tramite degli schermi posizionati per l’occasione.
Dopo aver fatto 30, però, perché non fare 31? Infatti, il bello non finisce qui perché, per chi non è riuscito a prendere i biglietti per il concerto e per i fan internazionali c’è comunque la possibilità di assistere al live stream, sempre gratuitamente, tramite la piattaforma Weverse, ZEPETO e NAVER NOW!
Per tutti i passaggi, vi consigliamo di controllare le vostre mail (se siete già iscritti alla piattaforma Weverse) oppure di dare un’occhiata a questo sito!
La città di Busan si sta preparando a questo enorme evento già da mesi ed è da giorni che iniziano ad apparire su Twitter e su Instagram le prime foto, non solo del palco al Busan Asiad Main Stadium, ma anche dell’intera città che, giorno dopo giorno, tende a tingersi sempre più di viola.
Non a caso, proprio in questi giorni gli hashtag #borahaefication e #borasan stanno impazzando sui social, accompagnati da numerosissime foto e avvistamenti dei vari fan giunti in città delle varie attrazioni principali già colorate di viola o delle strade dove riecheggiano i brani del gruppo.
La HYBE ha fatto degli accordi con alcune catene alberghiere della città per rendere ancor più memorabile la permanenza degli ARMY accorsi per il concerto, creando dei kit di benvenuto disponibili in alcuni alberghi convenzionati proprio a tema BTS – Yet to come in Busan.
ARMY o meno, questo concerto è un evento fondamentale per la Corea del Sud perché può davvero fare la differenza in termini di eleggibilità e potenzialità agli occhi del BIE: quindi, mi raccomando, non perdete questa occasione e godetevi lo show perché the best moment is Yet to come!