Dal film Premio Oscar “Parasite” al video musicale K-Pop più visto su YouTube “Gangnam Style“, negli ultimi anni sembra che la Corea del Sud stia prendendo sempre più piede in tutto il mondo. Ebbene sì, se pensate che sia solo tecnologia e automobili, vi sbagliate.
A partire dagli anni 2000, si è diffuso un fenomeno chiamato Hallyu (한류) o anche detto “Korean Wave” che consiste nell’ondata di popolarità globale che ha ricevuto la Corea del Sud a 360°, grazie all’industria dell’intrattenimento. Negli ultimi anni, quest’ondata, ha iniziato a travolgere non solo i paesi asiatici, ma tutto il mondo, arrivando fino agli Stati Uniti, dove gli attori e i gruppi K-Pop sono sempre più richiesti dalla televisione americana, arrivando a pagare cifre esorbitanti.
Ma come sono riusciti, a conquistare quest’impero?Dall’inizio del fenomeno, il governo coreano ha cercato fin da subito di alimentarlo il più possibile, attraverso varie strategie. Basta pensare al programma globale di Reporter Onorari per Korea.net, dove migliaia di volontari in giro per il mondo, appassionati della cultura coreana scrivono settimanalmente decine di articoli in varie lingue per diffondere ogni sfumatura della Corea del Sud, all’estero. Inoltre, il governo sostiene le agenzie di intrattenimento e le nuove Start-Up promettenti attraverso dei finanziamenti.Non solo dalla Corea del Sud, ma anche dall’estero arrivano i sostegni: Netflix, dopo i grandi successi che hanno avuto i K-Drama (serie tv coreane) sulla sua piattaforma, all’evento online di Netflix “See What’s Next: Korea”, ha annunciato che spenderà mezzo miliardo di dollari per espandere la sua lista di film e spettacoli originali coreani, per quest’anno.
Una delle particolarità dei Drama coreani è la lingua originale: solo pochi, dei tantissimi di contenuti presenti sui cataloghi di varie piattaforme online, sono stati doppiati in lingua italiana, quindi, gli spettatori non hanno altra scelta che godersi la visione, ascoltando ore e ore di lingua coreana… sarà per questo che l’Istituto Culturale Coreano di Roma, nell’ultimo anno, ha dovuto quadruplicare la disponibilità di corsi di lingua, grazie alle centinaia di richieste?
Nel campo del K-Pop, i vincitori indiscussi, con più di 114 milioni di fan presenti solo nell’ultimo concerto online, sono i BTS(Bangtan Sonyeondan): sette ragazzi che stanno rivoluzionando il mondo pop, più in particolare il K-Pop, tipicamente coreano. Attualmente, i BTS collezionano sette Guinness dei Primati e con il singolo “Dynamite” hanno raggiunto la vetta delle classifiche di più di 104 paesi su iTunes, nella prima settimana. Ma quanto sono importanti i BTS in questa “ondata di popolarità“? Per comprenderlo più a fondo bisogna sapere che il Presidente Moon Jae-In ha affermato in un discorso al pubblico che il gruppo, premiato nel 2018 da lui stesso con dei meriti culturali, può posticipare il servizio militare anche dopo i 30 anni. Tutto ciò ha portato a non poche polemiche tra la popolazione coreana. Infatti, in Corea del Sud, gli uomini sono tenuti a servire il paese, arruolandosi non oltre i 28 anni.
Grazie all’introduzione dei Social Media, questo fenomeno senza sosta sta continuando a dilagarsi globalmente senza dare nessun cenno di cedimento, anzi: dal 2007 è arrivata l’Hallyu 2.0, che definisce la “nuova” ondata di popolarità coreana. Con la rapidità e la fruibilità del web è diventata estremamente breve la distanza tra noi e il paese coreano, nonostante la reale lontananza. Tutto questo ha portato anche a un reale interesse da parte dei fan dell’intrattenimento coreano nello scoprire quale sia la loro cultura, il loro modo di vivere, le loro tradizioni, che per ora hanno solo scoperto e “vissuto” tramite uno schermo. Non ci resta quindi che aspettare tempi migliori per poter andare a vedere da vicino quello che stiamo scoprendo a 9.011 km di distanza.
A cura di Rachel Sonnino